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Calcio, il Lecco rischia il fallimento. Mancinelli: "20mila euro per il rinvio"

L'ex calciatore bluceleste ('09-'10) chiede il risarcimento delle spese legali per rimandare la questione: "In sei anni solo prese in giro". Giovedì l'udienza definitiva

Marco Mancinelli, ex giocatore della Calcio Lecco, ora allenatore del Villa Musone in Promozione

20mila euro. Da questa cifra dipenderà l'immediato futuro della Calcio Lecco 1912,  che entro giovedì dovrà saldare questa cifra a Marco Mancinelli. Pena, il fallimento. Ma andiamo con ordine, perchè la vicenda è intricata e andava affrontata con lui, Mancinelli, che ha spiegato per filo e per segno ai microfoni de "Il Blu e il Celeste" su LeccoChannel il calvario che ha vissuto negli ultimi sei anni. L'ex giocatore, che ha militato nelle fila blucelesti nella stagione 2009-2010 e ora allena il Villa Musone in Promozione, ha parlato a cuore aperto e mente lucida: "Quando mi feci male nella gara di Arezzo e venni poi operato purtroppo mi venne anche impedito di proseguire la mia carriera per la gravità dell'infortunio subito, quindi mi venne impedito di fare il mio lavoro. Da allora sono stato solo preso in giro dalle varie proprietà, a partire da Invernizzi fino ad arrivare ad oggi."

Il credito vantato da Mancinelli è di centomila euro tondi tondi, "Deciso dalla Lega dopo che mi venne data ragione dal Lodo arbitrale. E' una cifra scaturita dalla multa affibbiata per la mancata stipula dell'assicurazione da parte della Calcio Lecco 1912 nei miei confronti"; mentre, per quanto riguarda la cartella sanitaria andata smarrita dopo l'intervento, "E' un dramma, perchè ne è saltata fuori una copia che la mia assicurazione personale non vuole accettare, ma in questo il Lecco non c'entra nulla a livello giuridico". Un credito mai saldato nonostante la continua mediazione: "Ho proposto piani di rientro annuali, biennali, quinquennali, ma niente, mi hanno sempre dato 'buca' quando era il momento di tirare fuori i soldi".

Il nocciolo della questione è semplice: capire chi deve pagare il giusto credito vantato dal nativo di Recanati: "Ho parlato con i legali della famiglia Invernizzi e mi hanno detto che il loro accollo dei debiti non è valido e che l'originale è andato smarrito, mi sono rivolto all'attuale proprietà e mi ha detto l'esatto contrario. Non ce la faccio più, giovedì 17 il Tribunale deciderà di far fallire la Calcio Lecco e anche io perderò il mio credito, ma spero che qualcuno alzi la cornetta prima del termine e mi contatti per risarcire i i ventimila euro di spese legali da me sin qui sostenute."

Il messaggio che Mancinelli vuol far passare è semplice: "Non voglio che si pensi che io voglia far fallire il Lecco a tutti i costi, anzi, lì ci è nato anche mio figlio quindi ho un ricordo bellissimo della città. La gente e voi che avete a cuore la società dovete capire che chi sta operando non è in grado di farlo, perchè non vogliono saldarmi nemmeno una cifra che è irrisoria per una società del genere. E allora è gusto che si chiuda."

La partita è aperta, ma i tempi sono decisamente stretti. Come finirà? Ai posteri, di giovedì, l'ardua sentenza.


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