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Calcio: tutti con Cardinio e Bertolini, ma l'arbitro affossa il Lecco. Vince il Levico

Lo stadio inneggia l'ex allenatore, malmenato in settimana, e il capitano. In campo Cardinio e Guitto portano la gara sul 2-0, ma i trentini sfruttano la doppia superiorità numerica per ribaltarla (2-3).

Cardinio si batte la mano sul petto all'uscita dal campo.

Tutti contestati. O quasi. Si salvano solo Fabio Cardinio e Alberto Bertolini, per motivi che sono facilmente comprensibili. Il Lecco esce con le ossa rotte anche dall'incrocio con il Levico Terme, punito oltre i suoi demeriti dal risultato e dalle controverse decisioni del sig. Federico Votta di Moliterno, che lascia i bluceleste in dieci dopo un amen e poi abbassa nuovamente la quota a nove per, a quanto pare, una parola di troppo di Guitto. In mezzo e prima succede qualsisasi cosa, dentro e fuori dal campo. Andiamo con ordine.
Il "Rigamonti-Ceppi" si schiera apertamente sin da subito con l'allenatore valtellinese, malmenato dal dirigente Paolo Battocchi nel pomeriggio di venerdì e così costretto ad andarsene per non stare in mezzo a una follia continua. Il comasco, appollaiato in Presidenza, vede e sente tutto, compreso il gesto che Cardinio gli riserva dopo aver segnato la prima rete della gara. Una valanga di applausi per il capitano, i cori di tutto uno stadio contro l'ex Folgore Caratese, che a fine primo tempo leva le tende e fa marcia verso casa. In panchina c'è Marzio De Gaetano, allenatore della Juniores, contestato dall'inizio alla fine del match. Il motivo? I tifosi gli imputano che paghi per star lì e non hanno intenzione di fargliela passare liscia, nonostante il doppio vantaggio. Il Lecco sul campo resiste nonostante sia in 10 per il (pazzesco) "rosso" ad Orlando, raddoppia con Guitto, ma poi crolla sotto i colpi dell'ultima in classifica, che vince e strappa i primi tre punti della stagione (fin qui un solo pareggio, ndr). La Curva contesta la squadra, la dirigenza, Bizzozero, anche il sindaco Virginio Brivio. Poi, al triplice fischio, la bordata di fischi e il colloquio con Cardinio, unico accettato per il contronto con gli Ultras. Dopo la gara si dimette anche l'addetto stampa Maglieri, mentre la sede di via Don Pozzi è "assediata" per una buona mezz'ora. La situazione, in campo e soprattutto fuori, è tragica, forse anche peggio. Dimettettevi tutti, fatelo per la nostra dignità.

LA CRONACA - De Gaetano manda in campo il 4-3-3, con Meyergue rispolverato sulla destra. Il Levico prova invece a far male con il 4-4-2, ma dopo due minuti salta ogni piano: Crocetti crossa dalla sinsitra e Cardinio va a prendere in cielo, con la rabbia e il nervosismo di chi vuole spaccare il mondo, il pallone e lo mette in fondo al sacco. Esultanza sotto i "Distinti", applausi e il "bla bla bla" rivolto a Battocchi. La gara potrebbe svoltare poco dopo, al 13', quando Orlando e Calì si toccano appena e il direttore di gara punisce con l'espulsione il napoletano, autore di un fallo invisibile. Siamo alla follia, anche arbitrale. In realtà, l'unico pericolo lo crea Baido con un colpo di testa che Martinez devìa sopra la traversa al 23'. De Gaetano è costretto comunque a varare il cambio Meyergue-Garofoli per ridare solidità alla difesa. Nel finale manca poi un rigore macroscopico su Mapelli, atterrato a centro area da due avversari. Il colpo è talmente soft che il giovane centrale deve lasciare il posto a Malvestiti nell'intervallo. 

La ripresa si apre invece splendidamente: al 2' Crocetti fa da sponda per Guitto che, di mancino, brucia Nervo e raddoppia. Le certezze durano poco, perchè all'8', dopo una rimessa invertita dal guardialinee, Tessaro calcia e trova la gamba di Donnarumma, che cambia la direzione del pallone in maniera decisiva. Le certezze vengono definitivamente bombardate all'11' quando Baido, su punizione, pareggia i conti. Il Lecco comunque non affonda, anzi, tiene bene il campo, ma quando De Gaetano al 20' sostituisce Cardinio (dentro Rigamonti, ndr) lo stadio prima applaude il capitano, che batte la mano sul petto, e poi contesta veementemente il tecnico. Il clima, divenuto ancor più caldo, fa passare quasi inosservato il gol del 3-2 di Curzel, che sovrasta il piccolo Benedetti e porta sopra i suoi. Malvestiti potrebbe poi rimettere le cose a posto al 33', ma Nervo è meraviglioso nella deviazione. Esplode poi di rabbia il "Rigamonti-Ceppi" quando Votta espelle Guitto (37') per un eccesso di nervosismo. Il direttore e gli assistenti riescono così ad attirare tutta la contestazione dello stadio su di loro. Complimenti, era un'impresa. Figuratevi al 42', quando Malvestiti crolla in area e l'arbitro fa ancora occhi, più che orecchie, da mercante.

Insomma, dalla ruota esce sempre un solo numero e ultimamente non è mai quello del Lecco. Sempre ammesso che la pallina ci sia.

Calcio Lecco 1912 2-3 Levico Terme

Calcio Lecco 1912 (4-3-3): Martinez; Benedetti, Orlando, Mapelli (dal 1' st Malvestiti), Donnarumma; Matic, Riva, Guitto; Cardinio (dal 21' st Rigamonti), Meyergue (dal 16' st Garofoli), Crocetti. A disposizione: Salvatori, Cioffi, Di Giovanni, Disarò, Karamoko, Parravicini. All: Marzo De Gaetano.

Levico Terme (4-4-2): Nervo; Filippini, Agosti, Pancheri, Perosin; Osti (dal 6' st Bidje), Bazzanella, Tessaro, Curzel (dal 38' st Faes); Baido, Calì (Micheli al 45' st). A disposizione: Cibulko, Tomasi, Andreatta, Sielli, Colja. All. Davide Mezzanotti.

Marcatori: Cardinio (L) al 5' pt; Guitto (L) al 2' st; Tessaro (LT) al 5' st; Baido (LT) al 10' st; Curzel (LT) al 28' st.

Arbitro sig. Votta di Moliterno (Fiore e Sonetti di Genova).

Note campo in discrete condizioni; spettatori 500 circa; ammoniti Donnarumma (L) e Bidje, Perosin (LT) espulsi Orlando (L) al 13' pt per fallo da ultimo uomo e Guitto (L) al 37' st per eccessive proteste calci d'angolo 3-3 recuperi 0' e 5'

Immagini in collaborazione con www.leccochannelnews.it


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