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Calcio, il Lecco ha cuore e anima: strappato il pari a Seregno

Blucelesti stoici e gagliardi al "Ferruccio": nella ripresa il vantaggio ingiustamente annullato dal direttore di gara. Ora la partita si sposta in Tribunale

La bandiera issata dai tifosi della Calcio Lecco sul pennone del "Ferruccio" di Seregno assume un significato preciso. Era lì come a dire "noi ci siamo e ci saremo, nonostante tutto"Giovedì mattina, infatti, presso il Tribunale di Lecco si tornerà a giocare la partita più importante, quella legata al possibile, se non probabile, fallimento di questa gloriosa società, che sulla schiena si porta la bellezza di centoquattro anni di storia. Un racconto ultracentenario, rispettato orgogliosamente dai giocatori scesi in campo in terra brianzola: lo 0-0 strappato meritatamente vale decisamente di più del risultato puramente numerico. Il pericolo di un tracollo, l'ennesimo, era infatti più che concreto dopo l'ennesima settimana di forte tensione emotiva cui i giocatori sono stati sottoposti; invece ecco la prova d'orgoglio tirata fuori dalla squadra nel momento più difficile e su un campo comunque ostico, al cospetto di una formazione che aveva e ha i suoi problemi (Andreoletti verrà esonerato a breve, ndr) ma dispone di un livello di qualità decisamente importante. Il gol annullato a metà ripresa fa addirittura gridare al furto perchè avrebbe fatto svoltare una partita che già viaggiava sui binari dell'indecisione. Chiuso il discorso campo, tra quattro giorni si tornerà in corso Promessi Sposi, dove la partita sarà ancora più impegnativa e il futuro sembra già essere delineato sullo sfondo. Il pericolo, come è stato ripetuto, è quello di subire l'estromissione dal campionato in corso, ma è vero che potrebbe verificarsi un altro "niente di fatto" con un ulteriore rinvio a data futura. Un'eventualità che snerverebbe ancor di più un ambiente già stressato e sul punto di scoppiare definitivamente dal punto di vista nervoso. A dimostrarlo è anche il pesante screzio avuto da Cuoghi con il presidente azzurro Di Nunno in sala stampa dopo una battuta infelice di quest'ultimo ("Potevate farci vincere, ormai...", ndr): la polveriera Lecco si ritroverà martedì pomeriggio con in testa tutto fuorchè il pallone.

LA CRONACA DELLA GARA

LA CRONACA - Cuoghi non va per il sottile e manda in campo i suoi con un 4-5-1 composto da otto giovaniCardinio, acciaccato, si siede inizialmente in panchina. Il traballante Andreoletti schiera invece il Seregno con un iniziale 3-5-2 votato al possesso palle e allo sfondamento laterale. I primi 20' sono dedicati alle schermaglie tra le opposte fazioni di tifosi, che s'insultano e scherniscono a più riprese; poi, all'improvviso, Donnarumma scende sulla sinistra e libera un bel diagonale che Aiolfi respinge a fatica. Poi via al valzer degli striscioni, che coinvolge Bizzozero, istituzioni e, nella ripresa, la famiglia Invernizzi.
In campo non accade obiettivamente nulla che sia degno di nota: il Seregno imposta ma tiene il ritmo basso, il Lecco prova a strappare in contropiede ma il livello di qualità espresso è veramente basso, a maggior ragione dopo l'abbandono di Riva causa infortunio.

La ripresa si apre con l'inserimento di Lillo nelle fila dei locali, con conseguente varo del 4-2-3-1: il Seregno sfonda proprio sulla destra in un paio di circostanze ad inizio frazione, ma nè Szekely nè lo stesso Lillo trovano la stoccata vincente. Il Lecco assorbe i colpi e riparte, sfiorando il vantaggio con un bel colpo di testa del positivo Parravicini (12') e trovandolo poi con Mapelli (19'), che corregge in porta una rovesciata dello stesso attaccante: peccato che Moraldi, mal assistito, lo annulli per un fuorigioco che non c'è. Sul "palco" dei protagonisti, dopo Capogna con il suo colpo di testa che bacia il palo esterno ed esce, ci salgono i tifosi locali, vergognosi nel rivolgere a Meyergue una serie di ululati razzisti completamente ignorati dalla terna. L'ultima emozione la regala ancora l'ex Capogna, fin lì abbastanza in ombra, che con una gran punizione da 20 metri costringe Salvatori alla parata spettacolare sulla sua destra. Applausi per il portiere, applausi per un Lecco che si è dimostrato stoico e dignitoso nel momento in cui tutto rischia di andare allo sfascio.

FOTO E VIDEO DELLA GARA

Seregno Calcio 0-0 Calcio Lecco 1912

Seregno Calcio (3-5-2): Aiolfi; Moretto (dal 1' st Lillo), Cusaro, Cuso; Uliano (dal 15' st Jeda), Szekely (dal 21' st Neves), Marchini, Romeo, Arca; Valente, Capogna. A disposizione: Bardaro, Terminello, Ronchi, Fumagalli, D'Ovidio, Arduini. All: Matteo Andreoletti.

Calcio Lecco 1912 (4-5-1): Salvatori; Garofoli; Orlando, Mapelli, Marcone (dal 12' st Meyergue); Di Giovanni, Colombo, Riva (dal 35' pt Romano), Donnarumma (dal 40' st Cardinio), Caraffa; Parravicini. A disposizione: Martinez, Benedetti, Malvestiti, Raviotta, Disarò. All: Stefano Cuoghi.

Arbitro: sig. Marco Moraldi di Macerata (De Ambrosis e Spinelli di Busto Arsizio).

Note: campo in perfette condizioni; spettatori 500 circa; ammoniti: Cusaro, Valente, Arca (S) e Caraffa, Meyergue, Garofoli (L); angoli: 6-4; recuperi: 1' e 3'.

Immagini in collaborazione con www.leccochannelnews.it