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Campanile Basilica San Nicolò, la storia

Ecco la storia del Campanile della Basilica di San Nicolò Lecco, chiamato dai lecchesi "il Matitone"

Il Campanile di San Nicolò, è la seconda torre campanaria più alta d’Italia, ed una delle più alte di tutta Europa, con i suoi 96 metri d'altezza e 380 gradini. Oggi è possibile salire fino alla sommità del campanile, dove troverai un terrazzo panoramico. 

Oltre all'altezza, il campanile di San Nicolò è particolare anche perché è situato all'interno dell'oratorio parrocchiale, in posizione isolata rispetto all'edificio della chiesa originaria. 

Chiamato "il Matitone", per la sua singolare forma appuntita, il Campanile è uno dei simboli della città di Lecco, uno dei suoi monumenti più amati. La sua sagoma si staglia sopra la città, e lo rende immediatamente riconoscibile anche quando si arriva dal lago.

La storia

I lavori di costruzione iniziarono nel 1882, su progetto dell’ingegner Gattinoni, quando il precedente piccolo campanile venne inglobato nel nuovo edificio e divenne necessario costruire una nuova torre campanaria. Ma subirono un’interruzione nel 1894, per mancanza di fondi. I lecchesi, però, non si diedero per vinti e si misero a raccogliere denaro con diverse iniziative popolari, dalla vendita di cartoline alle pesche di beneficenza. Così i lavori ripresero e si conclusero con la posa della croce nel 1903.

Mancavano solo le campane, che arrivarono l’anno successivo. La campana più grande fu dedicata alla Santissima Trinità, le altre a Gesù Redentore, all’Immacolata, a San Giuseppe, ai Santi Nicola e Stefano, ai Santi Giovanni Evangelista e Pietro Apostolo, ai Santi Ambrogio e Carlo, ai Santi Antonio da Padova e Francesco d’Assisi. La più piccola venne dedicata ai Santi Luigi e Agnese.

Nella notte di Natale del 1904, i lecchesi poterono finalmente ascoltare il festoso concerto delle nuove nove campane.

Visite guidate e solidarietà

Il campanile si può visitare con guida su prenotazione. Le visite sono gestite da un’associazione di volontari.


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