Elezioni comunali 2020

Elezioni 2020, l'endorsement di Della Vedova per Valsecchi: «Ha optato per elementi coraggiosi e utili»

Il segretario nazionale di +Europa in visita sul battello Dalia al candidato sindaco di Lecco

Da sinistra: Luca Perego, Benedetto Della Vedova, Corrado Valsecchi ed Elena Scolari BONACINA/LECCOTODAY

Si stringe ancor di più il legame tra Appello per Lecco e +Europa. Due tra i massimi rappresentanti, Corrado Valsecchi e Benedetto Della Vedova, nel pomeriggio di lunedì 14 hanno parlato alla stampa all'interno del battello Dalia, sede "gialla" di questa infinita campagna verso le elezioni amministrative del 20 e 21 settembre. Il candidato sindaco di Lecco, assessore uscente, ha ospitato il valtellinese, segretario nazionale del partito che ha in Emma Bonino il proprio leader: un endorsement importante, che rafforza il sodalizio già presentato nelle scorse settimane che vede anche la partecipazione di "Azione" e "Italia in Comune".

«Ancora una volta posso dirmi soddisfatto della mia candidatura in Appello per Lecco - ha aperto i "lavori" Luca Perego, coordinatore di +Europa Lario candidato alle Comunali -. Il liberalismo sta in questa sede insieme al moderatismo. Non sta con Gattinoni perchè dovrà confrontarsi con la sinistra, sarà inevitabile, e menchemeno sta con la destra, non centrodestra, aldilà del candidato di facciata Ciresa; mi chiedo come possa stare in mezzo a dei lupi come quelli della Lega e di Fratello d’Italia. Chiedo ai lecchesi di votare il liberalismo moderato, un elemento essenziale della realtà moderna».

Elena Scolari, membro del Direttivo di Appello per Lecco, interviene brevemente: «Sono certa che il supporto del partito porterà a una maggiore visionarietà sul periodo lungo. La politica sarà regolata, ma anche fantasiosa»; da citare la presenza di Giorgio Manzoni, terzo membro che sarà in lista con Appello.

«Partito dal grande profilo civico». Poi attacca le coalizioni

«Siamo orgogliosi, noi tutti, di poter ospitare questi componenti di partito, ma con un grande profilo civico - arringa Corrado Valsecchi -. "+Europa" è un messaggio mandato in dieci anni: stare a testa alta nel continente è ciò che serve in questa fase storica, con un rapporto d’interdipendenza rispetto agli altri stati, un modo di fare politica che mostri grandi potenzialità nel rapporto con il resto del mondo. Serve più "Azione", operatività e gente che si rimbocchi le maniche. L’"Italia in Comune" vuole mettersi a disposizione degli altri, dei cittadini stessi. Con Luca Perego abbiamo avviato il percorso, ma durante lo stesso ci sono stati endorsement importanti. Il centrosinistra si sta spaccando, "Rifondazione" è già in rotta rispetto "Con la sinistra cambia Lecco"; il centrodestra, invece, è composta dagli attori del commissariamento del 2010. Siamo in mano a due armate brancaleone che stanno diventando un circo barnum. La nostra Giunta è attinta a 360° dalla società civile, che è scelto al 100%, una cosa che qui non è mai successa. Avere qui Della Vedova è importante e ci fa da sprone in questa sfida civica: ripeto, ancora una volta, che di accordi non ne abbiamo fatti, l’unico voto utile è quello per Appello per Lecco, bandendo così le correnti ideologiche».

Prima di arrivare al segretario Della Vedova, Perego mostra un videomessaggio di Niccolò Carretta, Consigliere regionale della Lombardia, impegnato nella campagna referendaria:

«Valsecchi semina civiltà e distensione»

«L’impegno di +Europa è importante e affrontato con coraggio, ci vede anche impegnati in sei regioni anche con la campagna per il “no” al referendum - conclude Benedetto Della Vedova -. La nostra scelta di sostenere Appello per Lecco ha due profili: vogliamo battere i sovranisti del centrodestra, che fino all’altro giorno vedevano l’Europa come il nemico pubblico numero uno, ma che ad oggi, con buona approssimazione di salvezza, è la nostra ancora di salvezza; dall’altra parte c’è il Pd che a Lecco ha scelto di mettersi sopra tutti, al posto di unirsi agli europeisti veri, non quelli che lo sono alla mattina e non alla sera in base all’aria della convenienza. Un’altra ragione, che non conoscevo in questa città, è quella della paura seminata un anno fa, con i Decreti e le leggi volute da Salvini che ancora sono al loro posto. Valsecchi ha optato per elementi coraggiosi e utilissimi per questa campagna elettorale, seminando civiltà e distensionismo».


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