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Fusione Plis-Parco Regionale: «Il progetto dov'è finito?»

Associazione Monte di Brianza, Legambiente Lecco e Cros Varenna hanno firmato una provocatoria nota dopo mesi di silenzio da parte dei promotori della fusione

Il Parco di Montevecchia

Sono passati ormai alcuni mesi da quando Olginate, con non poca enfasi e nel corso di un’assemblea pubblica, annunciò di voler lavorare per la creazione di un Grande Parco che avrebbe dovuto unire tra loro il Parco Regionale di Montevecchia e della valle del Curone, il Plis del Monte di Brianza compresi i Comuni che erano rimasti fuori dal PLIS e il Parco Regionale del Monte Barro. In questa mega operazione, oltre l’Amministrazione di Olginate, gli attori coinvolti sarebbero la Comunità Montana Lario Orientale e Valle San Martino e le associazioni che fanno capo al  mondo venatorio. Da ambientalisti plaudiamo a questo sforzo ma non possiamo esimerci dal chiedere, preoccupati, a che punto siano l’iter istituzionale e i lavori per giungere all’ambizioso traguardo.

Nello specifico ci chiediamo:

  • Se siano stati avviati incontri e contatti istituzionali con la Comunità Montana.
  • Se sia stata inviata comunicazione ufficiale ai Sindaci dei Comuni del Monte di Brianza per informarli della loro partecipazione a questo progetto.
  • Se sia stato aperto un confronto con i Parchi Regionali insistenti sul territorio per definire ambiti di competenza e pertinenza nonché sovrapposizioni territoriali.
  • Quante riunioni sono state già messe a calendario con le associazioni venatorie per il loro coinvolgimento attivo nella promozione e gestione del futuro Grande Parco.
  • Se sia stata data comunicazione a tutti gli organi coinvolti e competenti per materia quali Provincia e Regione Lombardia.
  • Se, rispetto al Comitato di Coordinamento del PLIS del Monte di Brianza, siano state intraprese azioni, comunicazioni o altro ancora.

E’ chiaro che la proposta di fusione tra parchi e altri enti gestori di aree protette decretata dalla legge 28/16 doveva rappresentare un obiettivo tutto sommato modesto per il comune di Olginate che, avendo target decisamente più alti ha pensato bene, e giustamente, di defilarsi. Ricordiamo che i circa 75 mila euro per lavori di ingegneria ambientale lungo il torrente Aspide restano a Olginate. Nonostante siano arrivati dal “piccolo” Parco del Curone.

Come associazioni ambientaliste siamo interessate a seguire da vicino l’iter di questo Grande Parco e saremo grati all’amministrazione del Comune di Olginate se ci tenesse al corrente dei suoi prossimi e auspicabili sviluppi.

Associazione Monte di Brianza
Legambiente Lecco
Cros Varenna