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Moto Guzzi, Fiom e Rsu non firmano l'accordo di prossimità: "Condizioni insufficienti"

"L'intesa deroga il Decreto Dignità secondo cui 45 dei 90 lavoratori che l'azienda dovrà riassumere nel 2022 avrebbero già diritto alla stabilizzazione"

Fiom Cgil Lecco e le Rsu Fiom Cgil Moto Guzzi non hanno firmato l'accordo di prossimità dello scorso 29 novembre 2021: "Non ci sono le condizioni", spiegano, "partendo dal fatto che continuiamo a credere che il coinvolgimento e la partecipazione dei lavoratori attraverso il voto debba sempre essere garantito".

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"L'accordo non sottoscritto dalla Fiom deroga la Legge (Decreto Dignità) secondo cui 45 dei 90 lavoratori che l'azienda dovrà riassumere nel 2022 avrebbero già diritto alla stabilizzazione - si legge in un comunicato ufficiale - Siamo inoltre convinti che la Moto Guzzi abbia la necessità di richiamare gli stessi lavoratori perché ne ha bisogno in quanto già formati e competenti, e non lo riteniamo certo una conquista contrattuale. Riteniamo insufficiente il solo prolungamento da 10 a 12 mesi dei part time verticali, e l'assunzione di 5 staff leasing (5 completamente esclusi), non prevedendo inoltre nessuna garanzia di stabilizzazione per tutti gli altri". 

"Per le motivazioni sopra elencate - proseguono Fiom e Rsu - non riteniamo possibile condividere tali condizioni, monitoreremo l'evolversi della situazione, perché crediamo anche come si può apprendere dagli organi di stampa (e purtroppo come spesso accade non negli incontri sindacali) che, a una crescita come quella prospettata nei prossimi 2 anni debba coniugarsi un elemento di stabilizzazione consono alla produzione dichiarata".
 


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