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Navigare con le stelle: l'astronomia dei marinai

Il planetario di Lecco

“Desidero solo un’alta nave, e una stella per guidarla”. Così scriveva John Masefield nella sua celeberrima poesia “Febbre del mare”. Una metafora della vita stessa attraverso l’immagine del marinaio che desidera il ritorno al suo mondo fatto di vento, acqua, vele, allegri compagni di viaggio, balene, gabbiani e stelle.

Niente di meglio come copertina dell’affascinante conferenza prevista venerdì 14 aprile al Planetario di Lecco: “Navigare con le stelle: l’astronomia dei marinai”. Un’antica arte quasi dimenticata nella pratica, soppiantata da gps, satelliti e tecnologia. Eppure così affascinante: come si orientavano gli antichi marinai, come trovavano la rotta attraverso gli oceani e le grandi distanze, come ricavavano il punto nave attraverso gli astri? Ce lo farà scoprire Loris Lazzati, responsabile della programmazione del Planetario, con una conferenza che si terrà per metà nella sala multimediale e per metà nella cupola, dove è possibile ricostruire in modo unico il cielo osservato dagli antichi marinai, da quelli mitici come Ulisse, a quelli reali come Pitea, Annone, Ippalo, fino a Colombo, Magellano e Cook.

Davvero imperdibile per la sua suggestione e le possibilità didattiche e scenografiche uniche offerte dal Planetario.

L’ingresso costa 6 euro (intero) e 4 euro (ridotto, per over 65, under 18, resdidenti a Lecco e tesserati del gruppo Deep Space).


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