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L'emozione della realtà: mostra di Ampelio Bonora

Un artista fuori dai meccanismi dell'arte. Un bohémien dal cuore randagio, a proprio agio tanto tra i tavoli delle osterie quanto in studio, con la tavolozza e il pennello tra le mani: Ampelio Bonora, è uno di quegli artisti che la storia dell'arte, spesso molto distratta, ha ingiustamente trascurato e che attende (non è mai troppo tardi) di veder riconosciuto il proprio meritato ruolo nella scena culturale italiana.

«La mostra promossa da Auser Lecco in collaborazione con l'Amministrazione comunale vuole proporre e riscoprire la figura di un pittore poco conosciuto, ma il cui valore ha saputo invece nel corso degli anni superare i confini della città - commenta Simona Piazza, assessore alla cultura del Comune di Lecco -  La mostra di Ampelio Bonora vuole così far conoscere alla città i suoi ritratti, le figure femminili, i paesaggi dalla poetica statica e dal tratto definito».

La città di Lecco ha deciso di rendere omaggio all'artista, con una mostra ospitata negli spazi della Torre Viscontea che ripercorre la sua personalissima ricerca artistica, sospesa in uno spazio tempo indefinibile, tra tradizione e Realismo Magico, Metafisica e riferimenti da Ritorno all'ordine.

Ampelio Bonora, scomparso nel maggio del 1981 a 73 anni, è un pittore che sa sorprendere, muovendosi liberamente e con straordinaria coerenza tra temi e soggetti diversi, dal paesaggio al ritratto, dalla natura morta all'iconografia sacra. Le sue opere immerse nel silenzio, talmente attente al vero da sfiorare la surrealtà, riescono a essere modernissime pur nella loro impostazione classica.

La mostra propone una selezione di opere dell'artista che ben testimoniano tutte le tematiche da lui affrontate, rappresentando a pieno la complessità della sua produzione.

L'inaugurazone della mostra, a cura di Simona Bartolena, è in programma venerdì 12 maggio alle 18.

L'esposizione è stata ideatate e organizzata da Tonino Pierandrei e Ianco Romagnolo. Catalogo in mostra con testi di Simona Bartolena e Alfredo Chiappori. Allestimento mostra e catalogo "Ponte Quarantatre".


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