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La giornalista Marina Ricci a Lecco

"L'educazione inizia da uno sguardo". Dagli occhi curiosi e liberi di un bambino o di un ragazzo puntati su chi liberamente gli sta accanto e gli vuol bene, sui genitori piuttosto che sugli insegnanti, sicuro che in quel rapporto di stima reciproca c'è solo da imparare, e da crescere.

Vale per studenti grandi e piccoli, vale per i professori, vale per padri e madri. Essere genitori non è né un ruolo da svolgere né una professione da esercitare: c'è da giocare la sfida di affrontare con serietà la propria vita, cercare quel che è profondamente vero per sé, vivere questo bene sino in fondo, anche e soprattutto con i propri figli: è questo lo sguardo nuovo, e amoroso, che davvero può educare.

Da questa convinzione riparte l'anno delle tre scuole lecchesi - la primaria "Pietro Scola", la secondaria di I grado "Massimiliano Kolbe" e il liceo "Giacomo Leopardi" - che nella serata di venerdì 4 ottobre (ore 21, Sala Don Ticozzi, via Ongania 4 Lecco) invitano all'incontro con Marina Ricci, giornalista, già vaticanista del Tg5 dopo aver lavorato a "Il Sabato" e a "30 Giorni", e con la sua straordinaria esperienza familiare e umana raccontata nel libro "Govindo. Il dono di Madre Teresa", che larga diffusione ha avuto in questi anni.

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Govindo, "Gogo", è il piccolo indiano che Marina Ricci incontra a Calcutta, in un orfanotrofio delle Missionarie della Carità, le suore di Madre Teresa. La Ricci è lì per ben altro, inviata dall'allora direttore Enrico Mentana e dal Tg5 per seguire le precarie condizioni di salute della futura Santa albanese. La giornalista non riuscirà ad incontrare Madre Teresa, ma si ritrova tra le braccia un bimbo, Govindo, affetto da una malattia gravissima che gli lascia poche speranze di vita. Le suore le chiedono di adottarlo, perché nessuno lo vuole. Lei resiste, a quella richiesta: c’è il lavoro in tivù, la famiglia, quattro figli da tirar grandi… Ma lo sguardo di quel bimbo, gli occhi e gli abbracci di Gogo sono un tarlo che rode per mesi, tra India e Italia. 

Finché sì, quello sguardo vince ogni resistenza: ecco il nuovo piccolo della famiglia Ricci, adottato e portato in Italia, coccolato dai quattro fratelli, a sua volta abbracciato nella sua sofferenza, dono inatteso e misterioso - provvidenziale dono di Dio, sottolinea sempre la giornalista - che fa cambiare la vita di Marina Ricci e dei suoi, dei loro parenti e dei loro amici. Un dono che lascia un segno ben oltre la morte di Gogo, avvenuta a 18 anni appena compiuti. 

Anche attraverso l'incontro con l'esperienza di Marina Ricci, le scuole "Pietro Scola", "Massimiliano Kolbe" e "Giacomo Leopardi" propongono innanzitutto ai genitori, ma anche a docenti e studenti, di raccogliere la sfida lanciata dal titolo della serata, "L'educazione inizia da uno sguardo": un cammino da percorrere insieme, per far scoprire anche ai ragazzi ciò che è vero e mettere in comune il bene profondo della propria vita, scommettendo sulla loro libertà di coinvolgersi o meno in questa proposta. Ma è una sfida che vale per ciascuno di noi, giovane o meno giovane, in ogni istante della nostra esistenza. Proprio per questo motivo la serata con Marina Ricci è aperta al pubblico: l'appuntamento è per venerdì 4 ottobre alle 21 presso la Sala Don Ticozzi.


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