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Leggermente 2019, il programma di domenica 24 marzo

Gran finale per Leggermente 2019. Domenica 24 marzo sono tre gli incontri in calendario, tutti legati al tema della decima edizione, "In gioco".

Si parte alla mattina alle ore 10.30 con l'intervento di Alberto Martinelli, professore emerito di Scienza Politca e Sociologia dell'Università Statale di Milano presso la sala conferenze di Palazzo del Commercio a Lecco. Il politologo milanese - autore di molti saggi sul rapporto tra economia, politica e società - interverrà sul tema "La politica: solo gioco di potere?".

Nel pomeriggio sempre presso la sede di Confcommercio Lecco alle ore 16 spazio a Valeria Paola Babini che parlerà di "La relazione con l'altro oggi: un gioco a somma zero?" Di formazione filosofica, Valeria Paola Babini è attualmente professore di Storia della Scienza presso l'Università di Bologna. Numerosi i saggi e le monografie scritti, con approfondimenti legati al tema della diversità. 

Infine alle ore 18.30 presso l'auditorium di Teatro Invito a Lecco sarà ancora ospite di Leggermente il filosofo Umberto Galimberti. Al centro del suo atteso intervento il tema: "I giovani in gioco nel contesto attuale: consapevolezza di potenzialità e limiti nella costruzione del proprio futuro". Dopo aver studiato negli ambiti di filosofia, antropologia culturale e psicologia, ha tradotto e curato i testi di Jaspers, di cui è stato allievo. Attualmente professore di Antropologia Culturale e di Filosofia della Storia e membro dell’International Association for Analytical Psychology, Galimberti avrà l'onore di chiudere anche quest'anno, come già nel 2018, il festival della lettura di Confcommercio Lecco.

Da segnalare infine per lunedì 25 alle ore 18 presso la libreria Parole nel Tempo di Lecco la presentazione del libro "Uccidete Guido Rossa" (Castelvecchi). Sarà presente Donatella Alfonso, autrice insieme a Massimo Riva del libro dedicato alla storia di Guido Rossa, operaio e sindacalista all'Italsider di Genova, iscritto al Pci, assassinato il 24 gennaio 1979, mentre stava per recarsi a lavoro. La sua colpa unica colpa, secondo le Br, quella di aver denunciato, tre mesi prima della sua morte, un compagno di lavoro scoperto a diffondere in fabbrica volantini brigatisti.


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