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Il più grande spettacolo dopo il Big Bang? Al Planetario

I Gamma ray burst

Il Big Bang, che diede inizio all’Universo, è stato il fenomeno più potente mai avvenuto. E per ovvie ragioni, è alquanto improbabile, diciamo pure impossibile, che possa essere eguagliato o anche solo avvicinato.

Ma qual è, letteralmente e citando Jovanotti, il più grande spettacolo dopo il Big Bang? È proprio questo il titolo della conferenza che il Planetario proporrà venerdì 1 giugno, alle ore 21. Il relatore sarà un luminare, il professor Gabriele Ghisellini, astronomo del'Osservatorio di Merate.

Guiderà lui il pubblico alla scoperta di due tipi di deflagrazione così potenti da poter essere visti agevolmente da una parte all’altra dell’Universo. II primo tipo sono le supernove, stelle di grande massa che pongono fine alla loro esistenza con un immane e improvviso botto. Viene liberata un'energia immensa, ma non è questo il fenomeno record.

Viene infatti battuto, di ben cento volte, da uno molto meno conosciuto al pubblico, ma destinato poco a poco, forse, a diventare popolare come le supernove: si tratta dei gamma ray burst, i lampi di raggi gamma, esplosioni così potenti da seminare morte a migliaia di anni luce di distanza. Sono causate dalla deflagrazione delle stelle più massicce che esistano (le cosiddette ipernove, cioè super supernove) o dalla collisione di due stelle di neutroni. Due tipi di progenitori che abbiamo sulla porta di casa, avendo un sistema doppio di pulsar e una imminente ipernova entrambe entro un raggio di 7.500 anni luce, bruscolini per un gamma ray burst.

Niente paura: nel primo caso mancano 84 milioni di anni all’appuntamento, nel secondo il "cannone" non sembra per ora puntare in direzione della Terra. E imminente, in astronomia, non ha esattamente lo stesso significato che ha nella vita quotidiana.

Appuntamento quindi con le esplosioni stellari: costo d’ingresso 6 euro (intero) e 4 euro (ridotto).


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