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12 maggio: Giornata internazionale dell'infermiere

Ogni anno, nella giornata del 12 maggio, gli infermieri di tutto il mondo ricordano l’anniversario della nascita di Florence Nightingale nel 1820 a Firenze, infermiera britannica e grande  conoscitrice della statistica, diffusamente considerata la fondatrice delle Scienze Infermieristiche moderne. Coi suoi studi infatti, Nightingale fu la prima infermiera ad applicare il metodo scientifico con rigore ed in modo sistematico, ponendo così le basi per lo sviluppo delle Scienze Infermieristiche odierne. 

Per questa ricorrenza il Collegio degli Infermieri della Provincia di Lecco ha organizzato diverse iniziative, col proposito di perseguire sia l’aggiornamento scientifico e professionale con un Convegno, ma anche l’aspetto ricreativo, con uno spettacolo teatrale comico, eventi aperti  alla cittadinanza interessata a conoscere il modo dell’Infermieristica lecchese.
Il Convegno, dal titolo “ La presa in carico infermieristica dell’Assistito nella fase end-stage delle insufficienze d’organo, tra intensività e palliazione” si terrà dalle ore 13.30 alle ore 18.30 a cui seguirà lo spettacolo d’intrattenimento presentato dalla Compagnia teatrale di San Giovanni: “ Il mistero dell’assassino misterioso” di Lillo & Greg  a partire dalle ore 20. 45 presso la  sala Don Ticozzi in Via Ongania a Lecco.

Il tema scelto, ambizioso e complesso per le implicazioni che fa emergere nei soggetti coinvolti, pone come irrinunciabili la riflessione ed il confronto con gli esperti, per cogliere una sfida oggi sempre più diffusa e sentita, non più esclusiva degli ambiti di cure intensive. Di fatto, gli straordinari progressi della medicina e le moderne tecnologie sanitarie, hanno consentito una sensibile diminuzione della mortalità che, insieme all’incremento dell’aspettativa di vita della popolazione, rappresentano un’indiscutibile vantaggio sociale. Questi fenomeni però, hanno prodotto anche l’effetto di prolungare lo stadio finale di molte patologie severe.

Il percorso clinico- assistenziale finalizzato alla “presa in carico” della persona con insufficienza d’organo in fase end-stage implica sempre più spesso, l’adozione di un trattamento intensivo e palliativo simultaneo. Tutto ciò impone, ineluttabilmente, la capacità di perseguire nuovi obiettivi di cura, proporzionati allo stato di salute e all’attesa di vita del paziente. Si tratta di una scelta difficile, a volte drammatica ma necessaria, che i team sanitari dei vari contesti clinici oggi debbono saper intraprendere. La pianificazione delle cure rispettosa dell’autodeterminazione del soggetto, diviene realmente condivisa attraverso l’integrazione ed il confronto tra gli operatori, affinché si sviluppino capacità e competenze relazionali esperte, per prospettare all’assistito ed alle persone significative, una “modalità di cura” che può anche considerare l’interruzione dei trattamenti, quando ritenuti sproporzionati, seppur nella garanzia della qualità di vita e della dignità umana. Questo complesso scenario, ormai sempre più frequente anche nei contesti extra-ospedalieri, suscita negli operatori molteplici interrogativi, sul piano umano, professionale, etico- deontologico che richiedono un inquadramento scientifico rigoroso, riflessione e sintesi che il dibattito si propone di promuovere nei partecipanti. 

Il convegno sarà moderato dalla giornalista Cristina Corbetta e dopo l’introduzione della presidente del Collegio IPASVI, dott.ssa Cristina Tentori si entrerà nel vivo della trattazione col dott. Alberto Lucchini,  coordinatore Infermieristico della terapia intensiva generale dell’azienda ospedaliera S. Gerardo di Monza con l’intervento “Le insufficienze d’organo in terapia intensiva: la linea sottile tra supporto e palliazione”. Seguirà l’intervento del dott. Fabrizio Moggia, Presidente dell’Associazione Nazionale Infermieri di Area Critica, che approfondirà le competenze dell’Infermiere nella presa in carico della persona in Cure Palliative.  Alle ore 16.00 verrà offerto un coffee-break a cui seguirà la seconda parte del Convegno con gli interventi della dott.ssa Elisabetta Bianchi, psicologa presso la Fondazione IRCCS Istituto dei Tumori di Milano e del dott. Marco Tettamanti, docente di etica e deontologia dell’Università degli Studi Milano-Bicocca. partecipazione del “cittadino-utente” per accogliere il punto di vista di ciascuno su questa importante e delicata tematica.


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