Cronaca

Sboccia il nuovo "Fiore": la pizzeria confiscata viene ridata alla comunità

La cerimonia d'inaugurazione si è tenuta a mezzogiorno. Dal primo aprile l'apertura ufficiale al pubblico

Roberto Maroni e Virginio Brivio tagliano la prima pizza della "Fiore", nuova versione della "Wall Street" confiscata al clan Coco Trovato nel 1992

Si chiude finalmente il cerchio. Il 31 marzo 2017 segna la fine della "Wall Street" e lo sbocciare della nuova "Fiore", pizzeria che il primo aprile aprirà i battenti in via Belfiore a Lecco. Alla presenza del prefetto Valentini, che nel 1992 condusse in carcere Franco Coco Trovato, il sindaco di Lecco Virginio Brivio e il Governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni hanno tagliato il nastro (o meglio, la pizza) che avvia l'attività. "Oggi si volta pagina e si costruisce una nuova realtà. Ci sono stati vicissitudini e ritardi a livello burocratico, ma oggi siamo qui per inaugurare una nuova dimensione dell'imprenditività sociale. Il ritardo è stato giustificato ma non fa perdere nulla al valore della giornata odierna", ha spiegato il primo cittadino.

"E' importante confiscare i beni alla criminalità per poi metterli a disposizione dei cittadini - si esprime Maroni - la 'Fiore' è un simbolo di questa lotta. Vale per Lecco, la Lombardia e l'Italia tutta. L'aggressione ai patrimoni è un'attività statale, noi entriamo in gioco dopo il sequestro e la confisca. Siamo a disposizione e mettiamo in gioco risorse, in questo caso attraverso ALER. La criminalità organizzata è un'attività insidiosa, non fanno sparatorie e non girano con il mitra in mano, rischia di penetrare senza fare clamore. Sta alle FdO monitorare e prevenire questo tipo di infiltrazioni. Stiamo lavorando anche con le scuole per instillare in loro il senso della giustizia."

Chi gestirà l'impresa?

Oltre alle due cariche, presenti in loco anche la giunta comunale, un 'pezzo' del consiglio, un'entusiasta Liliana Baccari, Prefetto di Lecco, Davide Pati, della Presidenza nazionale LIBERA, Thomas Emmenegger, La Fabbrica di Olinda e referente A.T.S. che gestisce il bene, Mario Romano Negri, Presidente Fondazione comunitaria del lecchese onlus, Maurizio Carrara, Presidente UniCredit Foundation, e Mauro Lusetti, Presidente Legacoop nazionale. Presenti anche l'on. Fragomeli, l'assessore Antonio Rossi, il consigliere regionale Mauro Piazza, oltre al procuratore Chiappani e al sostituto Preterioti.

La gestione, come spiegato, sarà affidato all'A.T.S. – associazione temporanea di scopo – costituita da La Fabbrica di Olinda (ente capofila), Arci Lecco e Auser Lecco e si articola su tre livelli: imprenditoriale, sociale e culturale. Il primo ambito imprenditoriale si riferisce all’esercizio pubblico di pizzeria e ristorante con particolare attenzione alla qualità delle materie prime, ai fornitori locali e ai processi di lavorazione. L’impasto delle pizze è frutto di una ricerca continua su farine e metodi di cottura. L’ambito sociale riguarda la capacità inclusiva del progetto attraverso l’attivazione di percorsi di inserimento lavorativo di persone svantaggiate, ma anche attraverso percorsi partecipativi, prelavorativi e formativi orientati alla valorizzazione delle diversità dei partecipanti. In questo è essenziale la collaborazione con i Servizi sociali del Comune di Lecco e il lavoro di rete con altre organizzazioni, come il Dipartimento di Salute mentale di Lecco. Il livello culturale ha come focus la promozione della cultura della legalità attraverso il coinvolgimento dei cittadini, giovani e meno giovani, e trova il suo fulcro nel libro, oggetto di arredo dominante nel locale e al centro di un nuovo servizio di book-crossing del Comune di Lecco. L’impegno preventivo e repressivo contro la presenza e gli intrecci malavitosi continueranno perché battaglie di questo genere non si vincono una volta per tutte ma chiedono continuità e determinazione.


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  • Via Belfiore