Cronaca

Termovalorizzatore: il no degli ambientalisti all'aumento della capacità.

Il Circolo ambiente "Ilaria Alpi" di Merone esprime la sua perplessità sulla decisione della Conferenza dei servizi: «Bisogna aumentare la differenziata, non incenerire più rifiuti.»

Uno dei forni del termovalorizzatore (foto da sileaspa.it)

La Conferenza dei servizi ha autorizzato, giovedì 31 luglio, l'aumento di capacità termica del termovalorizzatore di Valmadrera: se, da un lato, ciò ha soddisfatto ampiamente Silea Spa, l'azienda che gestisce i rifiuti in molti comuni del territorio, dall'altra parte lascia molto perplessi gli ambientalisti del Circolo ambiente "Ilaria Alpi" di Merone.


Nel comunicato diffuso nella mattinata di oggi 2 agosto, l'associazione si dice sorpresa dalla decisione della Conferenza dei servizi, che autorizza Silea a bruciare 36mila tonnellate di rifiuti in più all'anno (passando dalle 87mila attuali a 123mila, nel momento in cui il forno lavorerà a piena capacità). 


Secondo l'associazione, infatti, la strada da seguire dovrebbe essere quella della  riduzione, anziché dell'aumento: migliorando e allargando la raccolta differenziata nei comuni che fanno capo all'inceneritore di Valmadrera, spiegano, si potrebbe arrivare a una sola linea di incenerimento da 55mila tonnellate annue. «L'incenerimento - si legge nel comunicato - è un sistema vecchio e obsoleto per smaltire i rifiuti, i quali poi non spariscono del tutto visto che resta circa un 20-25% di ceneri nocive che devono essere smaltite in appositi impianti. Quindi aumentando i rifiuti inceneriti aumenterà l'inquinamento dell'aria e le scorie da smaltire».


L'altro quesito che il Circolo si pone riguarda il parere espresso in sede di Conferenza dal Comune di Valmadrera: dato che in passato si era espresso negativamente riguarda l'aumento della capacità del termovalorizzatore, ci si domanda quale linea abbia seguito nella discussione che ha dato poi l'ok a Silea. 


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