Cronaca

Morte Fumagalli, istituzioni in lutto. Martedì i funerali

La scomparsa dell'ex dirigente di Confartigianato ha generato una lunga catena di ricordi

Cesare Fumagalli

A Lecco è grande l'ondata di cordoglio dopo la morte di Cesare Fumagalli. Confartigianato in prima linea, ma anche una lunga serie di messaggi arrivati dalle istituzioni. L'uomo, 70 anni, si è spento domenica al termine di una lunga malattia. Storico segretario generale di Confartigianato Imprese dal 2005 al 2020, era nato in città e si era laureato in sociologia, dopodichè si era sposato con Elda ed era diventato padre di due figli, Michela Cecilia e Federico; per tanti anni aveva vissuto a Oggiono, ma più recentemente aveva fatto ritorno nel capoluogo. Fumagalli era noto per essere stato direttore di Confartigianato Lecco e, successivamente, segretario di Confartigianato Lombardia.

Lutto a Lecco: è morto Cesare Fumagalli, ex presidente di Confartigianato

Fumagalli ha lavorato anche per la presidenza della Regione Lombardia ed è stato membro del Board di SmeUnited a Bruxelles, inoltre era stato componente del CdA di Unicredit Banca e della Bcc Alta Brianza. Attivo anche in ambito politico, Cesare Fumagalli faceva parte della segreteria nazionale del Partito Democratico: nel 2021 era stato scelto da Enrico Letta per subentrare al dimissionario Nicola Zingaretti.

Martedì 18 saranno celebrati i funerali all'interno della Basilica di San Nicolò, quindi la salma proseguirà per la cremazione. La camera ardente è allestita presso la Casa Funeraria Ferranti in via Celestino, 5, Lecco (9-18).

Piazza: “Ha fatto tanto per Lecco”

"La Giunta regionale esprime il cordoglio della Lombardia per la scomparsa di Cesare Fumagalli". Così il presidente Attilio Fontana ricorda lo storico segretario generale di Confartigianato Imprese. Il sottosegretario alla presidenza, il lecchese Mauro Piazza, evidenzia come "Cesare abbia mosso i primi passi nel nostro territorio e tanto abbia fatto per la provincia di Lecco rappresentando un punto di riferimento per chi, come me, ha iniziato a occuparsi della 'cosa pubblica', mentre Cesare occupava già ruoli di rilievo a livello nazionale”. “Lecco perde - conclude Piazza - una persona specchiata che ha contribuito a creare un metodo di lavoro, quel 'sistema Lecco', che tanto ha fatto per la realizzazione di infrastrutture strategiche per il lecchese”.

Gattinoni: “Un mio maestro”

“Cesare è stato un mio maestro: insieme ad Alberto Passerotto, allora direttore di API, mi ha accompagnato nel mondo professionale delle associazioni imprenditoriali e, molti anni più tardi, è stata una delle persone con le quali ho voluto confrontarmi prima di candidarmi a Sindaco. Ciò accadeva proprio quando anche lui stava per assumere un impegno politico importante nella Segreteria nazionale del PD: ci siamo ritrovati nell’incoraggiarci l’uno con l’altro - ricorda il Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni -. Oggi Lecco perde una mente brillante, una voce autorevole e competente, una persona che si è spesa ai massimi livelli fino all’ultimo. Cesare Fumagalli aveva il talento di analizzare problematiche complesse in maniera semplice, trovando la sintesi più efficace, associata a una capacità di visione innovativa per il futuro delle aziende, del territorio, della politica. La sua scomparsa mi addolora molto”.

Il PD: “Contributo che non dimenticheremo”

“Ci ha lasciato Cesare Fumagalli, un riferimento non solo del nostro territorio, ma del paese. Il suo contributo, la sua esperienza, la sua conoscenza e la sua visione hanno lasciato il segno nella comunità della nostra Federazione, ma ancora di più nel Partito Democratico tutto, presente nella segreteria di Enrico Letta come responsabile dello Sviluppo economico, Terzo Settore, Missione PMI - lo ricorda il Partito Democratico di Lecco -. Proprio lo scorso anno presentava il libro che raccontava le sue esperienze "Piccola impresa, indicativo futuro. L'intelligenza del polpastrello". A sottolineare quanto ha contribuito fino all'ultimo al mondo dello sviluppo dell'impresa e dell'artigianato italiani. Nelle diverse iniziative di quest'anno ci ha sempre tenuto ad essere presente per portare il suo alto contributo ai temi del lavoro e dell'impresa, che non dimenticheremo. La Federazione del Partito Democratico di Lecco vuole esprimere la propria vicinanza a tutta la famiglia di Cesare Fumagalli, a cui vanno le nostre più sentite condoglianze”.

Confartigianato chiude gli uffici

Confartigianato Imprese Lecco onorerà il compianto dirigente, collega e amico osservando il lutto nel pomeriggio di domani, martedì 18 aprile. I nostri uffici di Lecco e delle Delegazioni resteranno chiusi al pubblico per permettere a tutti i collaboratori di poter partecipare alle esequie.

“Il vuoto che Cesare lascia a tutti noi e a me in particolare è indescrivibile - commenta Daniele Riva, presidente Confartigianato Imprese Lecco -. Di Cesare ho solo bei ricordi, i confronti sempre pacati, i preziosi consigli ricevuti. La nostra era un’amicizia concentrata sulla vita associativa, ma so per certo che entrambi abbiamo avuto grande stima l’uno per l’altro. Cesare ha avuto per la mia “carriera associativa” un ruolo importante, a partire dal mio ingresso nel Comitato di Presidenza della Presidenza Redaelli. La sua riservatezza era il suo “marchio”, incuteva quel giusto “timore” e rispetto, ma fondamentalmente ti metteva a proprio agio immediatamente. Sapevo del suo stato di salute, ma la speranza che le cure potessero vincere è sempre stato il primo pensiero. Questo è il momento del dolore per la perdita di un amico che è stato per me un compagno di viaggio in Confartigianato. Buon viaggio e arrivederci Amico mio”.

“Ci sono persone che entrano nella tua vita professionale e personale e con grande naturalezza la dirigono - aggiunge Matilde Petracca, segretario generale Confartigianato Imprese Lecco -. Ho sempre considerato un privilegio aver avuto la fortuna di lavorare con il dottor Cesare Fumagalli, un grande Maestro, capace di visioni ardite anche in tempi fermi. Il tempo è un concetto che tornava spesso nelle nostre conversazioni, il valore del tempo. Coltivare il confronto costante e praticare con dedizione la dote dell’ascolto. Conserverò gelosamente ogni suo insegnamento. Per me ha rappresentato una salda guida da subito, da quando oltre vent’anni fa mi ha scelta e mi ha affidato un compito ben preciso. La precisione nella direzione, il mettere a fuoco obiettivi sempre nuovi ma raggiungibili, la consapevolezza della solitudine di chi conduce. Sono tanti i pensieri che in questi momenti si sovrappongono. Nel suo studio, quando era da noi, aveva diversi manifesti appesi, tra cui uno di Martin Luther King con la sua celebre frase ” I have a dream”. Io sorridevo sempre perché mi sembrava davvero troppo audace. Lui, col suo sorriso canzonatorio, un giorno se ne accorse e disse che bisogna sempre pensare in grande per pensare di poter realizzare qualcosa”.

“Provo un dolore profondo per la perdita di un uomo straordinario, un vero amico che mi ha insegnato i veri valori associativi - conclude Vittorio Tonini, segretario generale aggiunto di Confartigianato Imprese Lecco -. Una persona con una visione innovativa del mondo delle imprese, che conosceva in ogni dettaglio. Grazie Cesare per avere condiviso insieme tante battaglie… Sarai per sempre un esempio di vita”.

Il cordoglio dell'Api

“È un giorno molto triste per tutto il mondo delle associazioni di categoria lecchesi. Cesare Fumagalli per più di 30 anni è stato un punto di riferimento per tutto il nostro territorio. Era una figura di spicco che emergeva grazie a una capacità e profondità unica di lettura delle circostanze che sapeva mettere in pratica con altrettanta efficacia. E’ stato un collante fondamentale per il nostro territorio, per quel "Sistema Lecco" che ha fatto grande la nostra provincia, mettendo a fattor comune le risorse, condividendo gli obiettivi, mantenendo ben netta la propria missione e l’identità di ogni singola rappresentanza. Ci lascia un grande esempio, ancora oggi molto attuale. Ci uniamo al dolore della famiglia e dei colleghi di Confartigianato Imprese Lecco”, commenta il direttore di Api Lecco Sondrio Marco Piazza.

Il ricordo di Antonio Rusconi

La scomparsa di Cesare Fumagalli priva non solo il territorio di Lecco di una delle menti più lucide, ma anche il Paese di cui è stato un indubbio protagonista. Altri, meglio di me, ricorderanno l’impegno qualificato e competente prima, giovanissimo, in Regione Lombardia, nella segreteria del presidente lecchese Cesare Golfari, poi all’Unione Artigiani, a Lecco, a Milano e dal gennaio 2005 come segretario generale di Confartigianato, carica mantenuta ininterrottamente fino a due anni fa e, infine, con Enrico Letta, a cui era legato da lunga amicizia, nella Segreteria del PD nazionale.

A lui va il merito, partendo dal nostro territorio, di aver recuperato e valorizzato lo straordinario ruolo del mondo artigiano e della piccola e media impresa, secondo quel concetto "glocal" che teneva  insieme la dimensione del lavoro globalizzato e quello del territorio locale. Proprio a questo tema aveva dedicato lo scorso anno il libro "Piccola impresa, indicativo futuro: l'intelligenza del polpastrello".

È stato senz'altro un leader del "sistema Lecco", in un gruppo che aveva Vico Valassi come riferimento, capace d'intervenire solo quando c'era una proposta o un progetto importante. D'altra parte, con l'amicizia schietta che lo caratterizzava, era il consiglio efficace e diretto che mi aveva dato, da componente della Direzione uscente, all'indomani della mia nomina a segretario provinciale della DC di Lecco il 12.10.1992: “Non è necessario fare un comunicato stampa tutti i giorni, importante è intervenire con un'idea che faccia riflettere”.

E la sua amicizia, la sua generosità era nota: ricordo uno splendido confronto tra Cesare e Pietro Ichino su "Il lavoro diviso" a Valmadrera, sulla necessità di un approccio innovativo a questo tema. Ricordo soprattutto, con commozione, il fatto che a tutte e sei le candidature della lista comunale di "Progetto Valmadrera", lui è sempre intervenuto a iniziative pubbliche, compresa l'ultima, arrivando direttamente da Cagliari.

Poi vi è stato il periodo della malattia, imprevisto, con una sofferenza fisica e morale silenziosa, ma senza mai arrendersi: sentiva di poter dire e dare ancora qualcosa di importante alla vita, soprattutto alla parte più cara, la sua famiglia, la moglie, i suoi figli, i suoi nipoti.

Ci siamo ritrovati a un paio di pranzi riservati a vecchi amici e nell'ultimo ci ha sorpreso, parlando a braccio per mezzora del nuovo libro che stava scrivendo e delle urgenze che il territorio di Lecco doveva affrontare, unito nelle diverse forze politiche per rispondere ai temi fondamentali e ricostruire l'idea del "sistema Lecco" e dell'orgoglio della nostra autonomia: un impegno che da domani coinvolge tutti e ognuno di noi per rispettarlo.

Scrive Pavese nei "Dialoghi con Leucò": “L'uomo mortale non ha che questo di immortale: il ricordo che porta e il ricordo che lascia”. In questo Cesare ci lascia una grande eredità.

Antonio Rusconi
Sindaco di Valmadrera


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