Cronaca

Planetario di Lecco: novità e conferme sotto il cielo lecchese

La gestione al Gruppo Astrofili "Deep Space", che si avvia «ad una conduzione molto diversa e molto più ricca»

Il Planetario di Lecco si apre al futuro. La gestione, dal 31 marzo, è stata ri-affidata al gruppo "Deep Space", vincitore del bando di gara. Il Gruppo Astrofili Lecco resta, quindi, padrone di casa, così come dal 2005, ma si avvia «ad una conduzione molto diversa e molto più ricca». Un salto di qualità, tra conferme e novità.

Il Gruppo è rinnovato. Erasmo Bardelli, ideatore del Planetario negli anni '90, ha passato il testimone a Franco Molteni, nuovo presidente di un direttivo giovane e "rosa", dai requisiti professionali altissimi: Cecilia Corti, tesoriere, Monica Meroni, consigliere, Maria Edvige Ravasio, astrofisica dell'osservatorio di Merate, Laura Proserpio, ingegnere aerospaziale e astrofisica; Gianpietro Ferrario, vicepresidente, Roberto Ratti ed Ennio Monti, soci storici. «Dopo 12 anni di volontariato – spiega il Gruppo – il Planetario assume una veste ancora più professionale». "Deep Space" - infatti – lo condurrà attraverso i dipendenti Loris Lazzati, programmatore e principale conferenziere, e Natale Bugada, responsabile strumentazione tecnologica e amministrazione. «Un messaggio importante, perché la cultura e una struttura comunale di successo hanno saputo creare posti di lavoro e una realtà in continua espansione».

Gli orari di accesso e i prezzi. Il Planetario sarà aperto tutti i giorni per le scuole, su prenotazione, anziché – come prima – 3 mattine a settimana; e, su disponibilità dei relatori, in orario pomeridiano e serale per il pubblico, «in un obiettivo di rilancio culturale e turistico della città, per fare del Planetario un punto di riferimento per i cittadini e per i turisti», ha sottolineato Simona Piazza, assessore alla cultura. I biglietti d'accesso, dopo 12 anni di prezzi bloccati, sono stati ritoccati e uniformati a quelli del SiMUL. In dettaglio, per il pubblico: € 6 intero, € 4 ridotto (over 65, under 18, residenti a Lecco, gruppi di almeno 8 persone, soci FAI e Touring Club e tesserati Deep Space), ingresso gratuito per diversamente abili, bambini sotto i 6 anni e – in occasione del sabato dei bambini – fino ai 7; per le scuole: € 4 per il modulo unico, € 6 per il doppio e € 8 per il triplo; gratis per un insegnante ogni 10 alunni, per studenti diversamente abili e per tutti gli insegnanti di sostegno.

La programmazione per le scuole: clicca qui.

La programmazione per il pubblico è varia, vasta e nuova, pur con tante conferme. Il "Sabato dei Bambini" - da settembre/ottobre – raddoppia, con un doppio appuntamento ogni mese. I "Venerdì del Planetario" (circa 600 in 12 anni, ndr) proseguono già da aprile, valore aggiunto di qualità grazie al prestigio dei relatori e alla ricchezza dei temi. Le proiezioni in cupola del weekend, in un'ottica di ottimizzazione, sono confermate, ma ridotte con 1 proiezione al giorno, oltre a quelle dedicate ai bambini. «Per l'estate – spiega Lazzati – sono previste settimane dell'astronomia per bambini dalla 2^ alla 5^ elementare, con molteplici attività mattutine, teoriche ma soprattutto di laboratorio e ludiche, e come coronamento vi saranno anche osservazioni serali», con spazi speciali anche per gli oratori (Grest) e i Cres, per i gruppi della terza età e le associazioni. E, poi, osservazioni su richiesta, corsi di astronomia di base, corsi di aggiornamento per insegnanti; feste di compleanno, ricorrenze di famiglia o per innamorati, ma anche iniziative di team-building per azienda.

Gli eventi speciali. I "tradizionali" - ovvero il concerto di San Valentino e la "Yuri's Night" - sono confermati, ma tante sono le nuove idee; ad esempio: osservazioni di fenomeni astronomici speciali (eclissi, passaggi di comete o fenomeni rarissimi) ed eventi di vasta eco mediatica; spettacoli teatrali e concerti in cupola; visite ai templi della ricerca (osservatorio di Merate, Cern di Ginevra, laboratori del Gran Sasso); giornate speciali a tema popolare, come lo "Star Wars Day", e, fiore all'occhiello, "Astronauticon" di ISAA.