Cronaca

Piazza Affari, Impresa Carsana conferma: "Non ci sarà alcun ricorso al Tar"

La Presidente Alessandra Carsana rinuncia a ricorrere presso il Giudice amministrativo per non allungare ulteriormente i tempi di completamento della ristrutturazione del tribunale.

Il tribunale di piazza Affari aspetta da anni la conclusione dei lavori

Impresa Carsana non presenterà ricorso al Tar per sospendere la gara di appalto per i lavori al tribunale di piazza Affari: in una lettera a firma della Presidente della società Alessandra Carsana si legge quella che è a tutti gli effetti la conclusione della questione riguardante l'assegnazione dei lavori di ristrutturazione del foro lecchese.

Lo scorso luglio l'azienda, venuta a conoscenza del bando in questione tramite la stampa, aveva domandato al Provveditorato ai lavori pubblici di conoscere i dettagli della gara e le ragioni per le quali ne fosse stata esclusa, e contemporaneamente aveva chiesto al Tar di sospendere tale gara, se questa fosse stata già in corso, per poterne verificare la regolarità.

Già a luglio, comunque, la presidente di Impresa Carsana aveva annunciato che non avrebbe fatto mosse contro gli interessi della città, e la lettera di ieri 5 novembre lo conferma: lo scorso 14 ottobre il Provveditorato ha risposto alla richiesta di accesso agli atti, e l'azienda ha potuto verificare che l'invito di partecipazione alla gara informale di assegnazione dei lavori era stato esteso a 16 imprese in possesso di una particolare certificazione. Di queste 16, le risposte erano arrivate dalle 5 imprese attualmente in gara.

«Ignoro quali siano le motivazioni del mancato invito, che non può certo giustificarsi per l'assenza dei requisiti di legge da parte di Impresa Carsana - scrive la rappresentante dell'azienda - e ciò sarebbe quesito di competenza del Giudice amministrativo. Ma la richiesta comporterebbe la sospensione della gara e un inevitabile rallentamento dei lavori».

«Per tale motivo, allo scopo di non privare la città del completamento dell'opera in tempi rapidi - conclude Carsana - ho deciso di rinunciare al mio diritto di concorrere a questa occasione di lavoro».


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