Cronaca

A caccia di funghi, i consigli di Montagna Amica e Sicura

Le scivolate sono il principale incidente da evitare: importante la scelta delle calzature

Sono stati numerosissimi di recente i casi di cercatori di funghi dispersi in montagna, a causa delle avverse condizioni metereologiche o a causa della propria inesperienza. Il Soccorso alpino ha dovuto fare gli straordinari: frequenti i recuperi nella zona del Lecchese e in Valtellina, non ci vuole molto perchè una distorsione alla caviglia causi l'impossibilità di tornare a valle in maniera autonoma.

Per cercare di prevenire altri incidenti, in particolare quelli letali, l'organizzazione no profit Montagna Amica e Sicura ha pubblicato sulla propria pagina Facebook alcuni suggerimenti utili per la preparazione dei "fungiatt": contro il maltempo si può solo programmare in anticipo, ma l'inesperienza può essere corretta.

La cosa più importante da tenere a mente quando si va in montagna o per boschi, sia per un'escursione che per andare a funghi, è non muoversi mai da soli. Per quanto sia noto come ogni fungiatt difenda il proprio luogo di raccolta dalle curiosità altrui, camminare in compagnia consente sempre di avere una sicurezza in più nel caso di brutte cadute o altri incidenti.

Al secondo posto in graduatoria viene la scelta dell'attrezzatura. Pantaloni lunghi e comodi, per evitare morsi di serpenti, ortiche o altre insidie nascoste, ma soprattutto un paio di ottimi scarponcini. Il dato sembra quasi da ridere, ma è mortalmente serio: il 70% degli incidenti fatali tra i fungiatt vede coinvolte persone che indossavano stivali di gomma. Lo scarso grip offerto da questo tipo di calzature non protegge nel caso di improvvise scivolate, le quali rappresentano il principale pericolo per tutti i cercatori di funghi.