Attualità

Guerra in Ucraina, Valmadrera fa squadra per l'accoglienza

Incontro con associazioni, volontari e parrocchia per coordinare gli aiuti e l'ospitalità nei confronti di chi scappa dal devastante conflitto. "La priorità sono gli alloggi"

Un coordinamento per accogliere nel modo migliore i primi rifugiati ucraini in arrivo in città. Si è svolto al Centro culturale Fatebenefratelli l’incontro con associazioni, volontari e parrocchie per discutere dell’emergenza legata alla devastante guerra in Ucraina e per coordinare le attività con le quali rispondere alla urgenze di Valmadrera e del territorio. La proposta di fare squadra era stata lanciata nei giorni scorsi dall'Amministrazione comunale ed è stata accolta con attenzione e coinvolgimento.

Relatori della serata il sindaco di Valmadrera Antonio Rusconi, il parroco don Isidoro Crepaldi e il direttore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti. Presenti, tra le oltre 100 persone, il sindaco di Civate Angelo Isella, assessori e consiglieri, la Dirigente scolastica Teodora Carlino, il presidente della Fondazione Parmigiani, la Caritas Valmadrera, il Comandante della Polizia Locale Cristian Francese e i rappresentanti di quasi tutte le associazioni. 

I lecchesi si preparano ad accogliere i profughi: si fa rete per case e alloggi

Nel suo intervento, il sindaco ha ringraziato i presenti e ribadito l’importanza di lavorare come comunità su obiettivi condivisi. Spazio quindi ai dati sulla situazione attuale: a ieri erano 9 le persone registrate come rifugiati a Valmadrera, 5 donne e 4 bambini. "La denuncia di ospitalità al Comando dei Vigili deve essere il primo atto per chi accoglie, da cui ne consegue la notifica alla Questura, l’ aspetto sanitario con tampone e vaccini, l’inserimento scolastico e altri passaggi".

Riferimenti e Iban per le donazioni

Rusconi ha quindi comunicato che altri profughi sono attesi nelle prossime ore, che per le piccole necessità pratiche si sta occupando il Centro Farmaceutico in collaborazione con la Caritas, che è fondamentale il ruolo delle associazioni soprattutto per i bambini e per la possibilità di aiutarli ad imparare l'italiano. Oltre a contribuire ai Fondi già attivati sul territorio, per rispondere alle esigenze delle famiglie rifugiate, solo per i mesi dell’emergenza come per gli aiuti covid nel 2020, sarà possibile fare un versamento alla Fondazione Comunitaria del Lecchese - Intesa San Paolo Milano, Iban IT28Z0306909606100000003286 con causale "Ospita l'Ucraina - Valmadrera". 

In queste ore si sta predisponendo un Comitato organizzativo con la presenza di esponenti di Comune, Parrocchia, Caritas, Croce Rossa, Protezione Civile, Centro Farmaceutico, Dirigenza scolastica, oltre ad eventuali altre realtà. A coordinarlo, sarà il consigliere delegato Francesco Barbuto. Don Isidoro ha invece affermato che la parrocchia sta verificando la disponibilità di eventuali appartamenti da mettere a disposizione per le famiglie ucraine e ha ribadito l’importanza di essere uniti con iniziative condivise. 

Ucraina, arrivano le prime famiglie di profughi: "Sconvolti e in lacrime"

Luciano Gualzetti (nella foto) ha infine sottolineato come la Caritas Diocesana sia in contatto, tramite la sua sede di Bruxelles, con le Caritas ucraine e come per il momento non serva raccogliere grandi quantità di materiale a causa delle difficoltà nel riusciere a entrare nel Paese sotto assedio. "La prima urgenza  - ha detto Gualzetti - è la necessità di disponibilità di residenze e su questo tema la Caritas Ambrosiana fa riferimento a tutte le Parrocchie. Ormai oltre un milione di profughi è stanziato tra la Moldavia e la Polonia e non siamo ancora in grado di prevedere il numero di persone che arriveranno in Italia, Paese dove esiste una comunità ucraina molto forte". Numerose le domande da parte dei presenti alle quali il Comune nei prossimi giorni darà le risposte e le informazioni necessarie. 


Allegati

Si parla di