Attualità

Studenti in piazza per protestare contro la Dad: «Si dia nuova dignità alla scuola»

Piazza Cermenati ha ospitato, nella mattinata di venerdì, la prima fase della giornata di sciopero

Un nuovo momento in piazza per dire "basta" alla Didattica a Distanza e chiedere il rientro all'interno degli Istituti scolastici. Come previsto, venerdì 26 marzo è andata in scena la protesta degli studenti lecchesi, che si sono radunati in piazza Cermenati poco prima delle ore 9 e hanno esposto i cartelli su cui hanno disegnato gli slogan propri della protesta "Priorità alla scuola". «Ancora una volta la scuola è stata chiusa - spiega Federico, rappresentante d'istituto all'"Agnesi" di Merate -, non si cura abbastanza l'istruzione italiana, che rappresenta il nostro futuro. Non abbiamo la certezza di tornare in classe a settembre, nè che il prossimo anno non sia disastrato come questo. Vogliamo cambiamenti concreti».

Il premier Draghi ha parlato di un rientro in classe dopo Pasqua: «Sicuramente lo speriamo, chidiamo il ritorno in sicurezza, con la cura e applicazione delle misure già presenti per i trasporti. Si alzi la dignità della scuola, oggi trascurata». A livello istituzionale dei passi sono già stati fatti: «Abbiamo parlato con il sincado di Merate Massimo Pazeri o, come associzione "Disagio a Distanza", con il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni; per quanto possiamo farci sentire, lo facciamo».

Nel pomeriggio il secondo momento della protesta: in piazza Diaz (di fronte al Comune e alla Provincia) alle 15.30 l'attenzione sarà puntata sulla necessità di trovare strategie globali, da attuare per curare il sistema scolastico.

La protesta nazionale

In 60 città italiane, tra cui Lecco, si stanno svolgendo le mobilitazioni per lo sciopero nazionale della Scuola, con lo sciopero dalla Didattica a Distanza da parte di studenti e docenti, per chiedere la riapertura in presenza, in sicurezza e in continuità di tutti gli istituti scolastici, dal nido all'università, non oltre il 7 aprile. La mobilitazione è stata indetta da Priorità alla Scuola in concomitanza con lo sciopero proclamato dai Cobas, a cui ha già dato la sua adesione il Coordinamento Nazionale Precari Scuola. Le mobilitazioni nelle principali città: Roma, ore 10, Montecitorio; Milano, ore 17.30, piazza XXIV Maggio; Napoli, ore 10, piazza Dante; Firenze, ore 9.30, piazza Santissima Annunziata. Con la mobilitazione nazionale Priorità alla Scuola, inoltre, chiede che una parte consistente del Recovery Fund sia riservata al rilancio della Scuola pubblica: servizi educativi per l'infanzia, scuola dell'obbligo, superiori di secondo grado, dal nido all'università, il diritto allo studio deve essere tra le vere priorità del Paese; inoltre, si chiede di garantire un incremento della spesa pubblica annua portandola almeno ai livelli della media europea, pari al 5% del Pil.


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