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Liceo Manzoni: lavori non procrastinabili, le classi saranno spostate nei prefabbricati

L'incontro tra le istituzioni avvenuto presso la sede della Provincia di Lecco ha confermato la necessità di procedere con la messa in moto della ristrutturazione. Lunedì la protesta degli studenti

Il Liceo "Manzoni" di Lecco

Nel pomeriggio di lunedì a Villa Locatelli si è tenuto un incontro tra il Presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli e il Sindaco di Lecco Virginio Brivio, con l’Assessore comunale Clara Fusi, il Consigliere provinciale Marinella Maldini, i rispettivi dirigenti, tecnici e funzionari, in merito alla questione dei lavori per la messa in sicurezza dell’edificio di via Ghislanzoni e del trasferimento del Liceo Manzoni. La decisione è arrivata anche dopo la protesta pacifica degli studenti del "Bertacchi", che nella mattinata di lunedì si sono assiepati fuori da Villa Locatelli per esprimere il proprio dissenso contro la paventata ipotesi di spostare i "colleghi" del "Manzoni" presso il loro istituto.

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Ipotesi alternative non percorribili

I lavori nell’edificio di proprietà del Comune di Lecco non sono più rinviabili e gli enti interessati sono al lavoro da tempo per trovare la migliore soluzione possibile per trasferire le classi del Liceo Manzoni. Gli interventi all’edificio di via Ghislanzoni si protrarranno per circa due anni scolastici, perciò non è possibile adottare misure alternative come la divisione delle classi su più sedi o i doppi turni pomeridiani. Scartata per ragioni di sicurezza e vivibilità l'ipotesi di lasciare gli alunni in via Ghislanzoni con il cantiere aperto, così come è stata scartata per mancanza di tempo e di risorse l’ipotesi di costruire una nuova scuola.

Le ipotesi di sedi alternative avanzate in questi mesi non sono percorribili, in quanto si tratta di edifici non idonei a ospitare studenti, docenti e personale o che richiedono ingenti risorse per la loro messa a norma e per ricavare spazi adeguati alla didattica.

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Classi nei prefabbricati

Pertanto, dopo un’attenta analisi delle varie alternative insieme ai tecnici competenti, la soluzione su cui si sta lavorando è quella che prevede moduli prefabbricati idonei e adatti allo scopo, che dovranno essere posizionati in un’area adeguata, senza pregiudicare la sicurezza degli utenti delle scuole e il corretto utilizzo degli spazi. L’area identificata è quella tra gli istituti Bertacchi e Bovara, di proprietà del Comune di Lecco, vicina alla stazione di Lecco e dotata dei sotto-servizi necessari.

Si tratta di una soluzione provvisoria per il Liceo Manzoni, in attesa della conclusione dei lavori nell’edificio di via Ghislanzoni, che poi potrà essere utilizzata come “polmone” e come “jolly” per le altre scuole in caso di lavori urgenti e indifferibili. Dopo i necessari approfondimenti tecnici ci sarà un confronto con le scuole interessate.

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«Vicenda seguita con attenzione e competenza»

«Teniamo a precisare – commentano il Presidente Usuelli e il Sindaco Brivio - che tutta la vicenda è stata seguita con attenzione e competenza, vagliando tutte le possibili ipotesi emerse in questi mesi, e che la soluzione definitiva verrà presa nel massimo rispetto delle regole e della sicurezza degli utenti di tutte le scuole. Invitiamo pertanto presidi, docenti e studenti a evitare di rilasciare dichiarazioni inopportune e di prendere posizioni strumentali sulla vicenda. Ci sono sedi opportune dove discutere, confrontarsi e prendere le decisioni. La nostra priorità è garantire la sicurezza degli utenti delle scuole e cercare soluzioni idonee e dignitose, che permettano lo svolgimento nel migliore dei modi delle attività didattiche per tutti gli studenti».


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